domenica 20 aprile 2014

domenica 13 aprile 2014

Andar per boschi a raccogliere le erbe spontanee






L'aglio orsino si trova in luoghi umidi è una pianta officinale ed è commestibile (sia le foglie che i fiori)
Ha un odore pungente di aglio e si può utilizzare per farne una gustosa salsa o anche un pesto.



Salsa di aglio orsino
Frullare 35 foglie di aglio orsino con olio, sale, pepe e mezzo caprino nel bicchiere del minipimer.
Aggiungere l'altra metà di caprino e spalmare la salsa su fette di pane. Guarnire con i fiori




Macerato di Ortica


Il macerato di ortica è il più conosciuto tra i preparati naturali per la difesa delle piante dell'orto e del giardino dai più comuni parassiti.
Mettere a bagno un etto di ortica (foglie e steli freschi) in un litro di acqua fredda, in un contenitore di vetro o di plastica.  
Il macerato sarà pronto quando l'acqua sarà diventata marrone. Consiglio di rimestare ogni tanto. Un litro di macerato potrà essere diluito in 20 litri di acqua.
Si spruzza sulle piante non appena compaiono gli afidi

sabato 12 aprile 2014

VELLUTATA DI SCARTI DI CARCIOFO

I carciofi sono squisiti, ma hanno uno scarto incredibile e mi sembrava un peccato buttar via tutto quel verde benessere
Questo piatto è un buon modo per utilizzare i petali dei carciofi  



INGREDIENTI: i petali scartati di 7/10  carciofi, 3 patate, uno spicchio d’aglio, acqua, sale, prezzemolo e acqua. Pane raffermo per i crostini
(4 persone)

MODALITÀ DI PREPARAZIONE:Cuocere i petali dei carciofi in poca acqua in una pentola coperta o in pentola a pressione.. A cottura ultimata, passare col passaverdure. Raccogliere la purea di carciofo in una pentola, aggiungere acqua, sale e le 3 patate tagliate a tocchetti. Far cuocere, poi frullare col minipimer. Aggiungere un piccolo spicchio d’aglio, a crudo, usando uno schiaccia aglio. Spolverare di prezzemolo tagliato con le forbici. Fare tocchetti di pane raffermo e passarli nell’olio evo. Servire la vellutata e i crostini ben caldi



giovedì 10 aprile 2014

Sciroppo di tarassaco


ricetta di Maria Treben

Versare un litro di acqua fredda su 4 manciate di fiori di tarassaco e portarlo lentamente all'ebollizione. Appena alzato il bollore, tirare via la pentola dal fornello e lasciare riposare il tutto per una notte. 
Il giorno appresso versare tutto in un setaccio, lasciarlo sgocciolare e spremere i fiori  con entrambe le mani, Al succo così ottenuto aggiungere ora un chilo di zucchero e la metà di un limone tagliato a fette. Più limone darebbe un sapore acre. Rimettere la pentola senza coperchio sul fornello. Onde mantenere tutte le vitamine, tenere la fiamma più bassa possibile. Così il liquido evapora senza bollire. 
Lasciare raffreddare la massa una o due volte. Non deve risultare troppo densa altrimenti si cristallizzerebbe dopo un periodo prolungato di conservazione, ma neanche troppo liquida per evitare che inacidisca. Deve diventare uno sciroppo denso, che spalmato sul panino o su una fetta di pane imburrato, ha un ottimo sapore.


Nota: La Treben a Natale preparava il suo panforte con questo sciroppo

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